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Il CEO di Ledger, Pascal Gauthier, ha annunciato un cambio di rotta riguardo al servizio Recover. Dopo un’ondata di polemiche, il progetto verrà rimandato e l’azienda accelererà il suo percorso verso un ecosistema Open Source. La decisione arriva in seguito a giorni di controversie sul servizio Recover, che avrebbe permesso agli utenti di depositare una chiave di recupero del wallet, divisa in tre parti, presso tre entità esterne.
La polemica, in parte amplificata da errori evidenti nella presentazione del servizio, sembra ora destinata a chiudersi. Nonostante ciò, non è ancora chiaro quando il codice verrà rilasciato e quando il servizio verrà integrato o reintegrato nei dispositivi di fascia medio-alta del produttore francese.
Nella sua comunicazione, Gauthier ha delineato il percorso a breve termine della sua società. Si concentreranno ulteriormente sull’apertura del codice, nonostante una parte significativa di quello utilizzato nei prodotti Ledger sia già open source. Nessuna nuova funzionalità verrà introdotta prima che il codice venga reso pubblicamente analizzabile.
Il servizio Recover è quindi rimandato a data da destinarsi e non verrà lanciato prima che il percorso di apertura del codice sia completato. A breve, la dirigenza dell’azienda delineerà il percorso dei prossimi mesi su Twitter.
Il servizio Recover, che utilizza un algoritmo specifico per creare tre parti di una chiave di accesso al wallet, di cui due sono sufficienti per il recupero, è stato oggetto di polemiche infinite su Twitter e su altri social network. Nonostante l’azienda abbia cercato di difendere la sua immagine e il suo nuovo prodotto, le polemiche non si sono placate, portando l’azienda a fare un passo indietro e a rimuovere Recover dai suoi dispositivi fino a quando il codice non sarà reso pubblico.
In conclusione, nessuno sembra aver tratto vantaggio da questa situazione. L’azienda ha pagato a caro prezzo per una comunicazione certamente migliorabile, soprattutto per un servizio di questo tipo destinato a una clientela particolarmente attenta alla privacy.